A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo
DATA DI USCITA: 27 Febbraio 2009 PS3, X360, PC
GENERE : Survival Horror
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA’: 9-10 ore
FONTE: Playstation 3
Quando nel mondo dei videogiochi si inizia a parlare di orrore i primi titoli che passano in mente sono: Resident Evil e Silent Hill e noi ci apprestiamo a recensire il primo capitolo uscito su console HD di quest’ultimo, Silent Hill Homecoming.
In questo nuovo titolo vestiremo i panni del soldato Alex Sheperd che dopo essere stato congedato sta rientrando nella sua città, Sheperd’s Glen un piccolo villaggio vicino Silent Hill: rientrato a casa troverà sua madre in uno stato catatonico perché suo padre e suo fratello Joshua sono scomparsi. Deciso a ritrovare Joshua ad ogni costo, Alex comnicerà ad indagare per la piccola cittadina, immersa in una strana nebbia nella quale si cela, oltre ai soliti mostri, il suo passato oscuro. Per quanto riguarda il gameplay, questo ha subito delle notevoli modifiche per quanto riguarda la telecamera e soprattutto il sistema di combattimento, con il quale sarà molto più semplice, rispetto ai precedenti capitoli, affrontare i vari nemici che incontrerete lungo il cammino, e i puzzle sono stati ridotti quasi all’osso, riducendo drasticamente il livello di difficoltà.
Per quanto riguarda il sonoro, le musiche del solito Akira Yamaoka, risultano azzeccate con ogni situazione proposta dal gioco, e gli effetti ambientali riescono a creare tensione, soprattutto quando si passa nella parte oscura della città.
Graficamente il titolo non è al top, con textures poco profonde e ambienti piuttosto ripetitivi, infatti solo la coltre di nebbia riesce in parte a offuscare questi difetti. Ottima invece la scelta stilistica per quanto riguarda la parte oscura della città, sia per gli effetti di luce che per la trasformazione in tempo reale, molto simile a quanto visto nella pellicola hollywoodiana del 2006: il tutto però nonostante i difetti, riesce a restituire l’atmosfera cupa che negli ultimi capitoli è venuta a mancare( Silent Hill 4 : The Room e Origins).
Silent Hill Homecoming è un buon survival horror che riesce nell’impresa di incutere, di nuovo, quel terrore tipico della serie: peccato che alcune scelte di gameplay (difficoltà bassa in primis) ed un comparto tecnico non al top non lo rendono un titolo adatto a tutti, sperando che in futuro queste meccaniche vengano perfezionate per un eventuale sequel.
VOTO: 7.5
DATA DI USCITA: 27 Febbraio 2009 PS3, X360, PC
GENERE : Survival Horror
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA’: 9-10 ore
FONTE: Playstation 3
Quando nel mondo dei videogiochi si inizia a parlare di orrore i primi titoli che passano in mente sono: Resident Evil e Silent Hill e noi ci apprestiamo a recensire il primo capitolo uscito su console HD di quest’ultimo, Silent Hill Homecoming.
In questo nuovo titolo vestiremo i panni del soldato Alex Sheperd che dopo essere stato congedato sta rientrando nella sua città, Sheperd’s Glen un piccolo villaggio vicino Silent Hill: rientrato a casa troverà sua madre in uno stato catatonico perché suo padre e suo fratello Joshua sono scomparsi. Deciso a ritrovare Joshua ad ogni costo, Alex comnicerà ad indagare per la piccola cittadina, immersa in una strana nebbia nella quale si cela, oltre ai soliti mostri, il suo passato oscuro. Per quanto riguarda il gameplay, questo ha subito delle notevoli modifiche per quanto riguarda la telecamera e soprattutto il sistema di combattimento, con il quale sarà molto più semplice, rispetto ai precedenti capitoli, affrontare i vari nemici che incontrerete lungo il cammino, e i puzzle sono stati ridotti quasi all’osso, riducendo drasticamente il livello di difficoltà.
Per quanto riguarda il sonoro, le musiche del solito Akira Yamaoka, risultano azzeccate con ogni situazione proposta dal gioco, e gli effetti ambientali riescono a creare tensione, soprattutto quando si passa nella parte oscura della città.
Graficamente il titolo non è al top, con textures poco profonde e ambienti piuttosto ripetitivi, infatti solo la coltre di nebbia riesce in parte a offuscare questi difetti. Ottima invece la scelta stilistica per quanto riguarda la parte oscura della città, sia per gli effetti di luce che per la trasformazione in tempo reale, molto simile a quanto visto nella pellicola hollywoodiana del 2006: il tutto però nonostante i difetti, riesce a restituire l’atmosfera cupa che negli ultimi capitoli è venuta a mancare( Silent Hill 4 : The Room e Origins).
Silent Hill Homecoming è un buon survival horror che riesce nell’impresa di incutere, di nuovo, quel terrore tipico della serie: peccato che alcune scelte di gameplay (difficoltà bassa in primis) ed un comparto tecnico non al top non lo rendono un titolo adatto a tutti, sperando che in futuro queste meccaniche vengano perfezionate per un eventuale sequel.
VOTO: 7.5
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