sabato 30 marzo 2013

HISTORY REPORT

SYSTEM SHOCK 2

Le Origini del frenomeno Bioshock


A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo


Salve a tutti voi, cari lettori, oggi con la nostra rubrica “HISTORY REPORT” vogliamo proporvi un’analisi sulle idee che hanno portato alla creazione di quella serie di successo nota come Bioshock e per far ciò analizzeremo un altro gioco creato da Ken Levine, System Shock 2, uscito su PC nel lontano 11 Agosto 1999.

LA TRAMA
Il gioco inizia nel 2114, 42anni dopo gli eventi di System Shock, e le vicende prendono le mosse dal viaggi inaugurale dell'n l'astronave Von Braun costruita dalla TriOptimum nel suo viaggio alla velocità della luce verso l'ignoto, al fine di popolare nuovi spazi utili allo sviluppo ed al progresso dell'umanità. Assieme ad una astronave militare della Unified National Nominate, la Rickenbacker. Il giocatore impersonerà un cittadino che si arruolerà in tre diverse specialità militari, che verrà dotato di impianti cibernetici, come scoprirà una volta bruscamente svegliato dal suo sonno criogenico a bordo della nave. Qualcosa di terribile è successo all'equipaggio dell'astronave: infatti una famiglia di organismi parassitario, detto Many, sembra aver preso il controllo, infestando gli esseri umani e danneggiando il computer di bordo. Ma dietro l'entità biologica aliena si cela l'ombra di un'intelligenza artificiale: SHODAN, antagonista del primo System Shock.

PUNTI IN COMUNE CON ALTRE OPERE
Bastano solamente 10 minuti di gioco per riconoscere in System Shock 2 alcuni dei titoli più recenti, dall’atmosfera a metà tra Dead Space e Half-Life, all’impostazione alla Deus-Ex, passando per le meccaniche di gioco alla Bioshock, ed è proprio con quest’ultimo che riusciamo a riscontrare più familiarità; infatti lo si può notare sia dai più piccoli elementi, come i medikit e le ricariche per il modulo telecinetico, quest’ultimo simile alla ricarica per il plasmide, la continua ricerca di oggetti e gli upgrade per le abilità, sia da quelli più vistosi, il modulo cinetico, la possibilità di violare i sistemi e il sistema di crescita molto simile ad un RPG, il tutto condito da nemici molto simili ai ricombinanti. 

COMMENTO FINALE
System Shock 2 ha gettato le basi, anche se è riduttivo definirle tali, per la creazione di capolavori come Bioshock, e ancora oggi è osannato dai giocatori che hanno provato il titolo a suo tempo. Un mio consiglio personale, provate questo titolo, soprattutto se siete amanti di giochi con trama e meccaniche profonde, perché oggigiorno nel panorama videoludico generale sono pochi i titoli che riescono a fare tanto. Bioshock a parte si intende.

Arrivederci alla prossima settimana con un nuovo History Report!

sabato 23 marzo 2013

HISTORY REPORT 

GOD OF WAR 


A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo 


Nell’anno 2003 negli studi di Sony Santa Monica un certo David Jaffe (creatore di Twisted Metal) inizia a pensare alla creazione di un gioco violento e cazzuto, con un personaggio super-incazzato che spacca tutto ciò che trova, semplice no? 
E fu così che nel 2005, su Playstation 2, fece la sua prima apparizione God of War: una killer application che raccolse i consensi di critica e pubblico che valse al suo creatore non pochi riconoscimenti. God of War si presentava come un action game ambientato nella mitologia greca con protagonista Kratos, guerriero spartano in cerca di vendetta contro Ares che lo ingannò anni prima facendogli eliminare la sua stessa famiglia. Il gioco in questione presentava un gameplay action eccellente, condito da quick-time event e da sequenze brutali, accompagnato da una colonna sonora epica e una trama da kolossal hollywoodiano.

L’ottimo successo commerciale fece si che Sony Santa Monica anche senza Jaffe producesse un sequel migliorando il 1° capitolo in tutto e per tutto pur mantenendo intatta la struttura originale. Il successo della saga è dovuto anche alla caratterizzazione dei personaggi presenti in essa, soprattutto il protagonista Kratos, rispecchiando esattamente il suo stato d’animo nelle azioni che compie (si anche quando spacca le teste!!). Sony per omaggiare i fan più fedeli creò una raccolta contente i primi 2 capitoli della saga rimasterizzati in HD, inizialmente inclusa solo nell’edizione speciale di God of War III e poi commercializzata singolarmente. C’è da dire che in questa versione, pad alla mano, sembra che il tempo per questi due giochi non sia passato affatto anzi fanno sfigurare alcune produzioni più attuali. 

Insomma God of War è una pietra miliare dei videogames ed è praticamente impossibile possedere una console Sony senza averne giocato almeno un capitolo, in poche parole se iniziate non ve lo toglierete più dalla testa!!
Appuntamento alla settimana prossima con History Report!!!!
RAAAAAAGH!!!!



HISTORY REPORT 

DEVIL MAY CRY


A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

Ci sono saghe videoludiche che rimarranno per sempre nel cuore dei giocatori e Devil May
Cry è tra queste, sarà per il carisma di quello spaccone di Dante, sarà perché questa serie ci ha divertito come pochi titoli riescono a fare, questa lascerà un segno indelebile nella nostra memoria. Quello che mi appresto a fare oggi è un confronto tra i titoli della scorsa generazione e quelli dell’attuale sottolineando le differenze tra i due periodi. Partiamo con il parlare del primo Devil May Cry, quel gioco fuoriuscito dalla zucca di Hideki Kamiya che ha rivoluzionato le meccaniche degli action game. Nato inizialmente come spin-off di Resident Evil, Devil May Cry ha preso spunto da un bug presente in Onimusha nel quale i nemici rimanevano in aria per un bel po; lodato dalla critica, osannato dai giocatori il gioco risultò una killer application per la Playstation 2, tanto da convincere Capcom a sfornare un secondo capitolo, bene direte voi no? Questo si che si chiama fan service! 

Invece Devil May Cry 2 risultò una delusione su tutti i fronti, presentandosi come un action piatto rischiando di far affossare la serie nel baratro più oscuro. Questo forse fu dovuto anche al passaggio di testimonial da Kamiya a Hideaki Itsuno e quindi alla pesante eredita che quest’ultimo si trovò sulle spalle. Poi dopo il buio la luce!!! Itsuno dedicò anima e corpo nella realizzazione di un prequel che riuscisse nell’intento di riportare la serie al top della forma e fu così che nacque Devil May Cry 3. Il risultato fu stupefacente, un action con i controfiocchi nel quale non solo venivano riproposte le meccaniche del primo capitolo ma esse vennero addirittura migliorate, incentrando il tutto su un Dante giovane e spaccone e rendendo coreografica ogni sua mossa! 

Lasciando perdere il 2° capitolo che possiamo considerare solo un accessorio, gli altri due invece presentano due stili di gameplay che li rendono attuali ancora oggi a discapito di molte produzioni odierne che avrebbero soltanto da imparare e Capcom questo lo ha capito decidendo di pubblicare una raccolta in HD che contiene tutta la trilogia, sia per la gioia dei fan, sia per chi non ha mai potuto provare queste perle della passata generazione.

Be che dire, adesso vi saluto e ci vediamo alla prossima con un nuovo History Report dedicato interamente alla serie più violenta e cazzuta di sempre! 

LET’S ROCK BABY!!!

giovedì 21 marzo 2013

ANTEPRIMA

GEARS OF WAR : JUDGEMENT

Provata la Demo


A cura di Gianmarco Cunzo

PRIMI GIUDIZI: Finalmente abbiamo provato la demo multiplayer di Gears Of War Judgement, che ha come unica modalità giocabile quella denominata Overrun: il gioco consiste in due turni, nel primo dei quali saremo i soldati COG e dovremo difendere la postazione, mentre nel secondo round saremo le locuste che dovranno distruggere la suddetta zona. Un gameplay molto più frenetico e divertente degli altri Gears e anche una buona varietà di armi e personaggi selezionabili ci fanno credere che il nuovo titolo Epic in uscita domani punterà molto sulla modalità on-line.

ASPETTATIVE:
- Un Multiplayer corposo e divertente;
- Tante Armi e Modalità.