venerdì 30 agosto 2013

TOM CLANCY’S SPLINTER CELL TRILOGY HD

A cura di Giovanni "Pitka" Turis


DATA DI USCITA: 2 Agosto 2011 PS3
GENERE: Stealth
MULTIPLAYER:Solo in Chaos Theory
LONGEVITA’: Circa 10 ore a Capitolo
FONTE: PlayStation 3

Il caro vecchio “zio” (per molti di noi) Sam Fisher si mette di nuovo in mostra nelle sue prime tre avventure ridigitalizzato in alta definizione su console di attuale generazione. In attesa di Blacklist (l’ultimo capitolo della Splinter Cell) giocare a questa Trilogia è un bel modo per rinfrescarsi le idee sull’intricata storia di questo carismatico eroe senza gloria che è Sam Fisher.
 
Splinter Cell, Pandora Tomorrow e Chaos Theory, sono i titoli più belli e difficili della saga, dove dovremo affrontare Ceceni, terroristi Sud Americani e tanto altro. Ma qui non dobbiamo discutere di quello che hanno da offrire questi titoli (con una media dell’ 8.5/9 a per uno) ma di come sono stati riadattati all’alta definizione.

Entriamo subito nel merito con il dire che lo svecchiamento non ha portato altro che un miglioramento nelle texture ambientali e dei personaggi. Niente di concreto, insomma, soprattutto nel primo titolo. Sembra quasi vigere la legge del titolo più recente uguale a miglior pulizia, infatti, su Chaos Theory sono stati apportati molti miglioramenti con addirittura robusti stravolgimenti di scenario rispetto alla precedente versione. 
 
Non mancano difetti: in Splinter Cell è presente un fastidiosissimo Bug al puntatore (Spara un po’ più a lato di dove indichiamo) e in più sia in questo capitolo che in Pandora Tomorrow la bocche dei personaggi si muovono sgraziatamente a scatti mentre parlano, assomigliando quasi a dei burattini.
 
I tre titoli che compongono questa trilogia sono senza dubbio quelli, che insieme ai Metal Gear Solid e Hitman, sanciscono come deve essere un perfetto gioco Stealth. Per chi non lo sapesse il termine Stealth proviene dall’inglese e vuol dire “nascosto”, “invisibile”. Applicato al campo dei videogiochi con Stealth vengono indicati quei tipi di giochi che prediligono la furtività e la pazienza allo “sparare all’americana”, che il più delle volte risulterà infruttuoso in termini di obiettivi ma utilissimo se avete intenzione di buttare dal balcone la vostra console. 
 
Meglio impiegare 10 minuti a stare fermi in un punto e studiare uno o più modi di attraversare un area di nemici, che impiegarne 30 per riprovare più e più volte nel tentativo di "pulire" l’area in stile S.W.A.T.

VOTO: 7.0 

RESISTANCE 3

A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo

DATA DI USCITA: 7 Settembre 2011 PS3.
GENERE: FPS.
MULTIPLAYER: Presente.
LONGEVITA': Tra le 8 e le 10 ore.
FONTE: PlayStation 3.

La trilogia si conclude: Resistance 3 rappresenta sicuramente il culmine dell’esperienza con questa saga e Insomniac confeziona un titolo di alto livello. 

ATTENZIONE SPOILER!!! Il capitolo ricomincia proprio da dove e’ finito il secondo: Hale, il protagonista dei precedenti due capitoli, alla fine si è trasformato in chimera ma, prima dell’ avvenimento, e’ stato ucciso da Capelli, un soldato della sua compagnia; proprio per questo, viene congedato con disonore per aver ucciso un suo superiore e Capelli, per niente scoraggiato, si rifà una vita sposando una ragazza e avendo un figlio, con i quali vuole trascorrere la sua vita. Il problema e’ che la minaccia Chimera si e’ diffusa più che mai e il protagonista dovrà lottare duramente per difendere ciò che ama…La trama e’ a tratti epica e ben raccontata, si evolve in maniera credibile grazie anche a degli ottimi personaggi ma la cosa che lascia davvero l’ amaro in bocca e’ il finale, piuttosto insulso e poco sensato. 

Sul lato tecnico, il lavoro svolto e’ di indubbia qualità, proponendo ambienti molto più stretti e piccoli rispetto agli altri capitoli, ma ben riprodotti e con ottime illuminazioni. Il gameplay ovviamente non e’ cambiato, ma Resistance 3 ha delle caratteristiche che lo rendono abbastanza unico: a parte le armi aliene come il solito Bullseye e Auger che sono sempre originali, vi sarà la possibilità di portare con voi ben 12 armi contemporaneamente, in modo da gestire al meglio le situazioni usando anche un po’ di astuzia. 

La longevità e’ abbastanza buona per un Fps: dopo le circa 10 ore di completamento per la campagna, c’ e’ una modalità ondine di tutto rispetto: c’ è sia la cooperativa, che permette di affrontare la campagna con un altro giocatore, sia la competitiva, ben caratterizzata con le solite modalità e tante opzioni, ma con un numero ridotto di partecipanti, ovvero 16 contro i 60 dell’ episodio precedente. 

Se amate il brand di Resistance, resterete un  po’ delusi da questa fine trilogia, a causa più che altro del finale che, dopo una campagna di tale portata, e’ davvero discutibile; però le meccaniche e tutti gli altri aspetti positivi trattati nella recensione giustificano l’ acquisto, soprattutto se siete dei fan.

VOTO: 9.0 

venerdì 23 agosto 2013

DISHONORED

A cura di Giovanni “Pitka” Turis

DATA DI USCITA: 12 Ottobre 2012 PS3, Xbox 360, PC
GENERE: Action-Adventure, Stealth, GDR, FPS
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA’: 20 ore circa
FONTE: PC

Sono tempi bui quelli che attraversa la città di Dunwall: la peste affligge la popolazione e l’imperatrice Jessamine Kaldwin è preoccupata per la sorte della sua gente. Verrà chiamato in causa Corvo Attano (Il nostro personaggio), ex guardia del corpo dell’ imperatrice e veterano di tante battaglie, tornato da un lungo viaggio. Jassamine convoca Corvo per parlargli della situazione attuale, ma all’improvviso accade l’imprevedibile…

Dishonored è un gioco oscuro, con atmosfere da Londra del 1700, molto simile a titoli come Bioshock o Thief, però allo stesso tempo riesce a differenziarsi rendendosi veramente un gioco unico. Sono presenti a livello di Gameplay alcune novità interessanti soprattutto tra i poteri che ci verranno forniti dall’ “Esterno”(un’entità oscura millenaria): potremo teletrasportarci in un determinato raggio d’azione, possedere l’anima di un ratto o di un essere umano per un breve periodo, far scatenare folate di vento per spazzare via i nemici o fare in modo che i cadaveri diventino polvere riducendo il rischi di essere scoperti.

Graficamente ci troviamo difronte ad un Cell-Shading, non straordinario, ma tutto sommato i dettagli del sono resi al meglio. Il motore grafico (Unreal Engine 3) risulta essere molto fluido su PC permettendoci di giocare alla massima risoluzione con il minimo sforzo.

Un’altra peculiarità di questo titolo è la rigiocabilità perché a seconda di come viene giocato si possono avere ben tre finali diversi per una storia davvero coinvolgente ed emozionante.

Dishonored colpisce nel segno perché nella sua semplicità riesce ad offrire tutto lasciandoci decisamente soddisfatti dell’acquisto.

MUOVERSI NELL’ OMBRA, COLPIRE NELLA LUCE

VOTO: 9.0 

mercoledì 21 agosto 2013

SIREN BLOOD CURSE

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

DATA DI USCITA: 24 Luglio 2008 (PSN) 29 Ottobre 2008 (Retail)
GENERE: Survival Horror
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA': 10 Ore
FONTE: Playstation 3

Correva l'anno 2004 e Sony Japan Studio rilasciò Forbidden Siren, horror di stampo giapponese che riuscì a crearsi la sua piccola nicchia di fan senza eccellere nel genere, dominato dai mostri sacri come Resident Evil e Silent Hill. Tuttavia il titolo presentava alcuni spunti interessanti, oltre ad avere l'atmosfera giusta per terrorizzare anche il più coraggioso dei giocatori, e fu così che fu creato un secondo capitolo, ancora una volta non all'altezza delle aspettative; ed eccoci qui ai giorni nostri con Siren Blood Curse, remake del primo capitolo di Siren, che dite riuscirà a spaventarci?

La trama, divisa in episodi con tanto di recap e anticipazione come nei telefilm, si svolge nello sperduto villaggio di Hanuda, oggetto di interesse di un reporter americano che vuole realizzare un servizio sul mistero che si cela nel vecchio villaggio: alcuni anni prima tutti gli abitanti del villaggio sono scomparsi, e così il reporter, con tanto di famiglia e troupe televisiva al seguito verrà intrappolato in un incubo apparentemente senza fine dal quale dovranno cercare di uscire vivi. Nonostante il plot iniziale possa scoraggiare un po, vi assicuro che durante il gioco vi troverete dinanzi a dei colpi di scena che renderanno interessante il proseguire nell'avventura.

Il gameplay è simile a quanto visto nei Silent Hill, con la differenza che controlleremo vari personaggi ed un approccio più votato allo stealth: quest'ultima scelta e stata implementata insieme al concetto di impotenza che sarà il fulcro del gameplay. In questo capitolo ritorna, seppur con un ruolo meno importante rispetto ai primi capitoli, il Sight-Jack cioè il potere di vedere con gli occhi degli altri, che vi permetterà di studiare la posizione dei nemici per evitarli nel caso, cioè quasi sempre, siate disarmati. Segnaliamo una certa facilità nello scappare dai nemici in caso di avvistamento, ciò comporta un calo di difficoltà generale.

Tecnicamente il titolo non è eccelso, ma riesce ad offrire un buon gioco di luce che fondendosi con l'atmosfera cupa di Hanuda, creano l'ambiente disturbato necessario in questo genere di giochi. Buone le textures e i modelli dei personaggi principali.
Le musiche e gli effetti invece sono solo discreti, con colonne sonore invadenti e effetti sonori che non creano la giusta angoscia nel giocatore, peccato.

Siren Blood Curse si tratta di un buon prodotto e ogni amante dell'horror non potrà fare a meno di apprezzarlo in tutti i suoi pregi. Per chi cerca un gioco di avventura diverso il titolo è accessibile sia per difficoltà che per prezzo (su PSN lo trovate a 12.99€) per il resto si troveranno dinanzi ad un titolo troppo facile e dalla trama non esaltante.

VOTO: 8.0 

PRINCE OF PERSIA TRILOGY HD

CONVIENE O NO?

A cura di Gianmarco “Jumpy92” Cunzo

Benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica “MI CONVIENE O NO?”, dove oggi parleremo della Price Of Persia Trilogy, cofanetto che racchiude i tre titoli usciti anni fa su Playstation 2 rimasterizzati in HD per la console corrente di casa Sony. 

Premetto che la versione da me testata e’ quella digitale: dopo aver fatto il download dei tre giochi dal PSN Store già iniziano i problemi: tutti e tre i giochi, quando la console era connessa ad internet, si bloccavano senza un perché! Insomma facendo un giro nei vari forum, ho scoperto che e’ stato un problema abbastanza comune a coloro che hanno usufruito della versione digitale del titolo; comunque dopo aver tolto completamente la connessione ad internet della PS3, ho potuto finalmente finire la Prince of Persia Trilogy. 

Partiamo dal comparto tecnico: il titolo possiede parecchi problemi, sia grafici che sonori; ho notato infatti parecchi bug, come compenetrazioni poligonali, ma anche ritardi di labiale e passaggi muti, che hanno reso l’ esperienza piuttosto pesante e non mi hanno assolutamente invogliato a completare i titoli, che ho dovuto finire molto forzatamente e con molta pazienza. 

Un’ altra pecca del titolo e’ sicuramente la completa mancanza di novità: rispetto a quelli usciti tanto tempo fa, la trilogia non contiene alcun tipo di extra, per cui vi ritroverete tra le mani tre titoli uguali ai vecchi, solo con un accenno di alta definizione, poiché il dettaglio non e’ proprio il massimo.

La risposta alla domanda del titolo e’ assolutamente no: da fan della saga sono rimasto molto deluso dalla Prince Of Persia Trilogy; i vari problemi che ha e la mancanza di novità testimoniano la mediocrità del titolo. Sebbene abbia il supporto ai trofei, io consiglierei ai fan o anche a chi si avvicina alle avventure del Principe per la prima volta di recuperare una Playstation 2 o un XBOX e di giocarli su tali piattaforme.

martedì 20 agosto 2013

GAMESCOM 2013

ELECTRONIC ARTS - RECAP CONFERENCE


A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

Dopo un'E3 ricco di colpi di scena ecco che puntuale come un orologio svizzero torna il Gamescom di Colonia. Domani 21 Agosto sarà finalmente aperto al pubblico, mentre oggi le major dell'industria videoludica hanno deciso di tenere delle conferenze per presentare meglio i loro prodotti; ora parleremo della conferenza di EA.

AD OGNUNO IL SUO SIM
La conferenza è partita subito con il botto, presentando l'attesissimo The Sims 4. Questo nuovo capitolo oltre ad essere migliorato sotto l'aspetto grafico, presenterà un nuovo motore per la gestione delle emozioni e delle conseguenze ad esse legate, in più il titolo avrà un'interfaccia ed un editor molto più intuitivi rispetto ai titoli precedenti. Fortunatamente, a differenza di Sim City, non avrete bisogno di essere collegati a internet per giocare; il titolo è previsto per il 2014. Poi si è passato alla nuova iterazione della serie Command & Conquer; divenuto un titolo Free-to-Play, questi verrà aggiornato con varie campagne single player, co-op e multiplayer competitive.

PIANTE, ZOMBIE e UNICORNI
In seguito si è parlato dei titoli di Pop Cap Games e della loro esclusività temporale sulle console Microsoft, tra cui Peggle 2 e Plants vs Zombies Garden Warfare; quest'ultimo avrà anche una modalità in esclusiva per Xbox One, denominata modalità Boss nella quale sarete a capo di un'esercito di zombie.

SPORTS A TUTTO GAS
In seguito è toccato a EA Sports UFC e Fifa 14, mentre il primo verrà rilasciato solo su next gen l'altro uscirà per tutte le piattaforme in commercio. Su next gen entrambi beneficiano del nuovo motore Ignite e di una fisica molto realistica che simulerà le rispettive discipline in maniera da renderle sempre più simili alle controparti reali: occhio anche agli ambienti.
Need for Speed Rivals invece non sembra aver sorpreso più di tanto, proponendo quasi la stessa formula del precedente capitolo, con l'aggiunta di poter modificare l'auto esteticamente e una nuova modalità online meno invasiva rispetto ai titoli precedenti.

FIRST PERSON SHOOTER
La folla è andata in delirio nel momento in cui sono stati mostrati Titanfall e Battlefield 4: per il primo perché abbiamo avuto la conferma del buon lavoro svolto dagli sviluppatori, atti a rendere l'esperienza in multiplayer molto più coinvolgente tanto da non farlo sembrare uno sparatutto always online. Per Battlefield 4 è stato confermato che l'ambiente di gioco sarà verrà influenzato dai fenomeni atmosferici e sarà possibile effettuare combattimenti aria-terra-mare e avrete a disposizione veicoli anfibi da utilizzare in apposite mappe.
Annunciato il servizio Premium che come per Battlefield 3 garantirà l'accesso anticipato ai DLC e un nuovo contenuto ogni settimana oltre al nuovo sistema di crescita del nostro avatar online.

COMMENTO FINALE
Questa conferenza di EA ci ha parzialmente soddisfatti, se da un lato abbiamo visto tanto per quanto riguarda Battlefield e The Sims da l'altro rimaniamo ancora con un po di amaro in bocca per quanto riguarda Need for Speed Rivals e Titanfall che rimane avvolto ancora da un alone di mistero dal punto di vista contenutistico.
Arrivederci alla conferenza Sony stasera ore 19:00!!

lunedì 19 agosto 2013

RESISTANCE 2

 
A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo

DATA DI USCITA: 28 Novembre 2008 PS3.
GENERE: FPS
MULTIPLAYER: Presente.
LONGEVITA': Circa 12 ore.
FONTE: PlayStation 3.


Il primo capitolo non aveva impressionato poi così tanto: una grafica non proprio eccezionale ed un gameplay abbastanza macchinoso avevano reso Resistance: Fall Of Man un titolo medio; a sollevare le sorti del brand ci pensa il suo seguito, uscito nella fine del 2008 in esclusiva Playstation 3. 

ATTENZIONE SPOILER!!! La trama riprende dalla fine del primo capitolo, nel quale Nathan Hale aveva distrutto la torre Chimera di Londra e, successivamente, viene arruolato in un gruppo speciale di soldati che sono stati infettati dal virus ma riescono a mantenerlo sottocontrollo; la missione principale di questo gruppo e’ salvare i superstiti dell’ epidemia. Parlando del lato puramente tecnico, notiamo un eccellente miglioramento: il livello di dettaglio e’ altissimo e le grandi città, come San Francisco, sono una gioia per gli occhi, regalando scorci davvero incredibili; le cose sono state fatte in grande, insomma, considerando anche il fatto che ci saranno parecchi Chimera ad attaccarci, riproponendo quasi una battaglia su larga scala condita da mostri giganti e il tutto senza rallentamenti. 

Anche il gameplay e’ stato perfezionato: vedremo il ritorno delle armi del capostipite, come l’ Auger o il Bullseye e di altre nuove armi come quella che si ha all’ inizio, ovvero una Magnum che ha come fuoco secondario la capacità di far esplodere i proiettili; le bocche da fuoco sono inserite in un contesto molto più dinamico e adrenalinico e non statico come prima, rendendo il tutto più realistico. 

Se la campagna non fosse sufficiente, si parla di comunque circa 12 ore, c’ è anche la modalità multiplayer: questa, in modalità competitiva, può raggiungere la cifra di 60 giocatori, un numero davvero spropositato per una console; oltre alle solite modalità come Deathmatch e Cattura la bandiera,  troveremo anche una modalità cooperativa, dove un gruppo di persone dovrà perseguire alcuni obiettivi all’ interno di una mappa: in sostanza e’ stata confezionata una ottima modalità multiplayer, ricca e variegata. 

Se avete giocato il primo Resistance e non vi è piaciuto, questa e’ la possibilità di cambiare idea: grafica e gameplay migliorato, una buona longevità e multiplayer da paura, fanno di Resistance 2 uno dei must-have di Playstation 3.

VOTO: 8.5 

RESISTANCE: FALL OF MAN

A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo

DATA DI USCITA: 23 Marzo 2007 PS3.
GENERE: FPS.
MULTIPLAYER: Presente online e offline.
LONGEVITA': 12 ore circa.
FONTE: PlayStation 3

Resistance fu la prima saga ad approdare sulla Playstation 3 nel lontano 2007: titolo creato da Insomniac Games (famosi per Ratchet & Clank), ripropone, in maniera rivoluzionata, gli eventi che hanno interessato il globo tra gli anni Quaranta e Cinquanta. La storia infatti si svolge in maniera diversa da quanto conosciamo noi: la Seconda Guerra Mondiale non e’ mai avvenuta, tuttavia gli umani dovranno affrontare una grande minaccia, i Chimera, che mirano a trasformare tutti in mutanti con un loro virus. Il protagonista della storia e’ Nathan Hale, un soldato americano che, sottoposto al virus chimera, riesce a sopravvivere e tenta di respingere la mostruosa entità. 

Partiamo subito dal dire che Resistance si pone come un semplice sparatutto in prima persona: non ha niente di davvero innovativo, presentando un gameplay abbastanza ancorato a quelli già visti in passato; la cosa probabilmente varia e’ sicuramente il grande numero di armi: nonostante il buon numero di bocche da fuoco, a noi conosciute presenti nel titolo,  vi sarà la possibilità di imbracciare anche alcune armi aliene, come ad esempio il Bullseye, che con un marcatore darà la possibilità di colpire i nemici dovunque vadano. 

Per quanto riguarda l’ aspetto audio-video, come debutto sulla console Sony di nuova generazione lascia un po’ a desiderare: sebbene i suoni siano riprodotti in maniera piuttosto fedele, la grafica non e’ proprio da next-gen, deludendo sicuramente chi si aspettava decisamente di più. Infine c’ è comunque la longevità: la campagna in singolo vi terrà impegnati per almeno 12 ore ed inoltre il titolo presenta anche una modalità multiplayer, sia offline che online. Proprio quest’ ultima e’ caratterizzata da modalità classiche come il Deathmatch a squadre o Cattura la bandiera, affiancate però anche da Breccia, in cui si deve distruggere un reattore nemico, o Fusione, dove si devono occupare delle zone della mappa. 

Nonostante non sia innovativo, Resistance e’ comunque una delle esclusive più importanti di Sony e, considerando il fatto che vi sono dei seguiti, bisogna giocarlo, anche solo come trampolino agli altri due: non ne rimarrete delusi. 

L’ OSCURITA’ STA ARRIVANDO…

VOTO: 8.0 

martedì 13 agosto 2013

UNCHARTED 3: L’ INGANNO DI DRAKE


A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo

DATA DI USCITA: 2 Novembre 2011 PS3.
GENERE: Action-Adventure
MULTIPLAYER: Presente.
LONGEVITA': Circa 9/10 ore.
FONTE: PlayStation 3.

Un titolo tanto atteso questo Uncharted 3: dopo il successo riscosso dal secondo episodio, i fan hanno sperato che uscisse questa terza iterazione; così e’ stato e l’ opera Naughty Dog conferma la bravura e la maestria del team di sviluppo. 

Per quanto riguarda la trama, diremo solo qualcosa per evitare di incappare in spoiler spiacevoli: questa volta viene messo ancora più in evidenza il legame tra il protagonista, Nathan Drake, e il suo antenato Francis Drake; il giovane cerca disperatamente la soprannominata Atlantide del deserto, una città contenente grandi quantità di tesori che lo stesso avo di Nate stava adocchiando, anche se, circa questo luogo misterioso, girano strane voci… Tecnicamente parlando, Uncharted 3, in quel periodo e ancora oggi, rappresenta una delle meraviglie di Playstation 3: non c’ è stato sicuramente un salto eclatante dal secondo al terzo capitolo, ma il livello di dettaglio, la realizzazione dei personaggi e la grande quantità e varietà di ambienti ben caratterizzati riuscirebbero a stupire chiunque, regalando forti emozioni, grazie ad un sonoro azzeccato, con musiche d’ atmosfera, ed ad un doppiaggio italiano straordinario. 

La giocabilità e’ ottima: ritroviamo lo stesso tipico gameplay riuscito della saga, con sistemi di copertura e varie armi da fuoco; troviamo migliorie nel combattimento corpo a corpo, poiché ora si potranno gestire zuffe con più nemici contemporaneamente; nulla di nuovo riguardo le fasi di arrampicata, identiche al predecessore, ma una forte intelligenza artificiale vi farà sudare nelle difficoltà più elevate. 

La longevità del titolo e’ abbastanza nella norma, anche se in cuor vostro vorreste che Uncharted 3 non finisse mai: dopo circa dieci ore vedrete i titoli di coda, ma non disperate visto che ci sono i tesori da raccogliere, se vi và, oppure e’ stata introdotta, così come già nel capitolo precedente, la modalità multigiocatore.  Quest’ ultima e’ caratterizzata da modalità cooperative e competitive, tra cui ricordiamo l’ onnipresente Deathmatch a squadre e l’ Arena Cooperative che butterà i giocatori in uno scenario con vari obiettivi: il buon supporto e la grande quantità di contenuti, rende il multiplayer davvero ben strutturato. 

Che dire: Uncharted 3 và comprato senza mezzi termini, poiché ha tutte le carte in regola per essere uno dei giochi migliori di questa generazione…  e’ impossibile farselo scappare!

VOTO: 9.5 

domenica 11 agosto 2013

TIE-IN - PARTE II

Videogiochi tratti da altri media: dalle trasposizioni fedeli all'arricchimento di un'opera

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo
 
Salve a tutti e bentornati alla nostra rubrica History Report. La Scorsa volta abbiamo trattato i peggiori videogiochi tratti da altre opere, quest'oggi tratteremo l'altra faccia della medaglia di questo genere di produzioni.

Negli anni '80 il fenomeno tie-in ha iniziato a prendere piede e le produzioni erano quasi tutte di basso livello, si salvavano solo alcuni titoli da sala giochi che “clonavano” il gameplay dei titoli più acclamati dell'epoca. Negli anni '90 il fenomeno tie-in riuscì a generare alcuni titoli di qualità grazie a case come la Disney che investivano molto denaro nel merchandise derivato dalle loro produzioni cinematografiche e da quelle televisive: tra le produzioni più famose ricordiamo Aladdin per Sega Genesis, The Lion King e Duck Tales che ancora oggi sono considerate delle pietre miliari del mondo videludico, soprattutto Duck Tales che è riuscito addirittura a definire gli standard per la creazione di videogiochi platform. In seguito la Disney è riuscita a mantenere un certo standard nello sviluppo dei tie-in, riuscendo sempre a creare titoli di qualità medio-alta soprattutto quando si tratta di trasposizioni da prodotti di animazione.

Non estranei al fenomeno dei tie-in sono gli anime giapponesi, e negli ultimi anni siamo riusciti ad assistere alla realizzazione di titoli che oltre ad essere fedeli alle opere originali riuscivano anche a trasmettere in maniera eccellente le sensazioni di queste, l'esempio migliore di questo genere è la serie Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi che fino al 3° capitolo è riuscita a conquistarsi i consensi di pubblico e critica. Altri titoli degni di nota sono Naruto con le serie Ultimate Ninja e Ultimate Ninja Storm e One Piece con Unlimited Cruise.

L'accoppiata fumetto-videogioco sembra essere la parte senza difetti dell'universo dei tie-in, infatti ricordiamo titoli come XIII per Playstation 2, tratto dall'omonimo fumetto di Jean Van Hamme, Marvel La grande Alleanza e i vari giochi di Spiderman, e infine la serie Batman Arkham Asylum, considerata un capolavoro da giocatori e critica.

Altro filone dei tie-in è quello delle opere rispolverate, si parla di Blood Will Tell e Astro Boy, entrambi tratti da manga del Maestro Osamu Tezuka, The Warriors, tratto dal film I Guerrieri della Notte, e Ghostbusters The Videogame, uscito nel 2010 e diretto dai creatori dell'omonimo film.

COMMENTO FINALE
“Non fare di tutta l'erba un fascio” è con questa frase che verrei commentare questa analisi storica sui tie-in. Certo non vuol dire che bisognerà comprare un tie-in ad occhi chiusi, ma bisognerà valutarlo molto attentamente, chissà potrete avere tra le mani un vero capolavoro. Io chiudo qui e ci vediamo al prossimo History Report, ciao!!

P.S. “Questo tuffo nel passato mi ha fatto venire voglia di rigiocare a The Warriors xD”

sabato 10 agosto 2013

007: QUANTUM OF SOLACE

A cura di Giovanni “Pitka” Turis

DATA DI USCITA: 31 Ottobre 2008 PS3, PS2, XBOX 360, PC, NDS, WII
GENERE: Sparatutto
MULTIPLAYER: Presente
LONGEVITA’: Tra le 8 e le 10 ore
FONTE: Playstation 3

“Quantum Of Solace” fu il primo videogioco dedicato al mitico 007 ad essere sviluppato su console di nuova generazione (all’epoca PS3 e XBOX360). 

Quello della Treyarch è stato un buon lavoro: ha presentato un nuovo 007 in tutti i sensi, non solo perché abbiamo il debutto di Daniel Craig come Bond in forma videoludica, ma soprattutto per le nuove meccaniche di game-play, molto simili a “Deus-Ex : Human Revolution”, che presentano un FPS che diventa TPS in modalità di copertura. 

Il comparto grafico risulta abbastanza pulito e curato, anche se non straordinario. La storia che racconta il gioco segue pari passo quella dell’ omonimo film (uscito il 7 novembre 2008) con in più molti eventi dedicati a “Casinò Royale”, film prequel di “Quantum Of Solace”, inseriti in una sorta di flash-back che fa il protagonista. 
    
La difficoltà non è eccezionale: le armi sono abbastanza varie e le munizioni si trovano facilmente, ma in alcuni punti a difficoltà massima è in grado di metterci alla prova. La sezione dedicata al Multiplayer Online è semplice: presenta tutte le modalità classiche di uno sparatutto (Deathmatch, ecc…) e non mancano Bug, però, nonostante tutto risulta divertente.

VOTO: 7.5 

DEAD NATION

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

DATA DI USCITA: 1 Dicembre 2010 PS3, PS VITA
GENERE: Sparatutto in 3° persona, horror
MULTIPLAYER: 2 giocatori co-op (sia online che offline)
LONGEVITA': 7-10 Ore
FONTE: Playstation 3

Gli zombie hanno sempre suscitato un certo fascino nell'industria dell'intrattenimento, dai film alla musica, dai fumetti ai videogames, ed è proprio in quest'ultima categoria che i non-morti per eccellenza stanno vivendo una seconda giovinezza; c'è da dire anche che vengono inseriti nei contesti più disparati e non sempre riescono a catturare l'attenzione di media e pubblico. Nel nostro caso oggi vi proponiamo un'analisi di Dead Nation, sparatutto in 3° persona con visuale isometrica nel quale dovrete eliminare orde di non-morti, che dite sarà la solita solfa oppure siamo dinanzi a un titolo fuori dagli schemi?

Sviluppato da Housemarque (Super Stardust HD) Dead Nation è ambientato su un pianeta Terra devastato dal propagarsi del virus che trasforma gli esseri viventi in zombie in cui i protagonisti, Jake McReady e Scarlett Blake, immuni dal virus vanno alla ricerca di eventuali sopravvissuti, e nel tentativo dovranno sopravvivere a intere orde di zombie che saranno presenti nei vari scenari.

La campagna è strutturata in modo da garantire un'elevata difficoltà sia in singolo che in co-op, infatti non ci sarà limite al numero di zombie che potranno comparirvi dinanzi ed in alcuni casi potreste arrivare ad abbatterne circa 1500 per livello. Le bocche da fuoco non mancheranno e potrete accedere alle armi più potenti ed ai potenziamenti grazie al denaro che accumulerete durante le sessioni di massacro-zombie e che potrete spendere negli appositi checkpoint. Inoltre troverete anche dei pezzi di corazze protettive che potrete combinare per aumentare non solo la resistenza ai danni ma anche velocità (la fuga servirà in molte occasioni) e forza.

Graficamente il titolo è impeccabile con scenari iper-dettagliati e effetti luce che rendono l'atmosfera cupa al punto giusto, in modo da farci sentire sempre in pericolo. Ottima anche la gestione del frame rate che non da il minimo segno di cedimento nemmeno dinanzi ad un'orda incessante di zombie.

Il sonoro è stato costruito in modo che ogni minimo rumore venga percepito dal giocatore e per facilitare l'individuazione dei nemici lontani.

Dead Nation è un prodotto unico nel quale avrete la possibilità di eliminare intere orde di zombie, grazie ad un arsenale che farebbe invidia ad un esercito, senza rinunciare a quell'atmosfera cupa tipica dei survival horror. Consiglio l'acquisto a chiunque voglia cimentarsi in un titolo co-op che non ha troppe pretese e riesce a divertire con un gameplay semplice ma di sicuro effetto.

VOTO: 8.0 

giovedì 8 agosto 2013

UNCHARTED 2: IL COVO DEI LADRI

A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo

DATA DI USCITA: 16 Ottobre 2009 PS3
GENERE: Action-Adventur
MULTIPLAYER: Presente
LONGEVITA': Circa 7/8 ore
FONTE: PlayStation 3

A distanza di circa due anni Naughty Dog sforna il secondo capitolo di una delle saghe più importanti di Sony, ovvero Uncharted 2: Il covo dei ladri. La vicenda vede sempre per protagonista Nathan Drake che, all’ inizio del gioco, si trova ferito su un aereo abbattuto e, attraverso dei flash-back, capiremo meglio cosa e’ successo. Non voglio parlare oltre della trama per evitare spoiler: sappiate solo che chi ha finito o giocato al primo capitolo, troverà alcuni personaggi già conosciuti dal protagonista, ai quali se ne affiancheranno altri nuovi, tutti inseriti all’ interno di una storia davvero ben narrata e coinvolgente. Mettiamo subito ben in chiaro una cosa: il gioco non presenta particolari novità dal punto di vista del gameplay; ritroveremo, infatti, lo stesso sistema di copertura e quello di arrampicata presenti nel primo episodio, con parecchie armi da fuoco che spaziano tra pistole, mitragliatrici, fucili a pompa ma anche i combattimenti corpo a corpo a mani nude; in realtà la cosa che differenzia primo e secondo capitolo e’ la grande spettacolarità che gli sviluppatori hanno voluto infondere al Covo dei ladri, con esplosioni e situazioni davvero uniche. L’ altro aspetto incredibile di Uncharted 2 e’ la qualità grafica che, in quel periodo insieme a Killzone 2, aveva stabilito nuovi standard qualitativi assurdi, proponendo personaggi credibili, carismatici e ben dettagliati ma anche ambienti sempre vari e resi con cura maniacale. La storia, purtroppo, finisce veramente troppo presto: sebbene la longevità non sia alta, non ci sono solo i tesori da raccogliere durante l’ avventura ma e’ stata introdotta una modalità multiplayer; quest’ ultima risulta abbastanza povera di modalità, poiché troveremo solo deathmatch a squadre, cattura la bandiera o missioni cooperative, però contribuisce a farvi dedicare più tempo al titolo. In conclusione, l’ acquisto di Uncharted 2 e’ praticamente obbligato: la trama spettacolare, il peso del titolo e il prezzo a cui viene proposto oggi sono il colpo di grazia per il vostro portafoglio!

VOTO: 9.0 

lunedì 5 agosto 2013

OUTLAND

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

DATA DI USCITA: 27 Aprile 2011 PS3 – X360
GENERE: Platform
MULTIPLAYER: Co-op online per 2 giocatori
LONGEVITA': 4-5 ore
FONTE: Playstation 3

Grazie ai servizi di distribuzione digitale molti sviluppatori indipendenti ( o “indie”) riescono a pubblicare piccoli titoli a prezzi contenuti. Uno di questi è Outland, sviluppato da Housemarque, studio già noto per Dead Nation e Super Stardust HD, platform in 2D che riprende le meccaniche dei classici Prince of Persia e Metroid.

Nel gioco impersonerete un guerriero che dovrà lottare contro le Sorelle del Caos che minacciano di spezzare l'equilibrio tra luce e oscurità e di conseguenza distruggere l'universo.

Il gameplay riprende le meccaniche dei classici platform in 2D, tra cui i sopracitati Metroid e Prince of Persia, aggiungendo a questi la possibilità di poter scegliere di utilizzare il potere della luce o dell'oscurità; proprio questi saranno la chiave per poter superare alcune fasi basandosi sullo scambio dei poteri e molte di queste a prima vista sembreranno impossibili, ma più proseguirete nell'avventura più vi renderete conto di quanto siano simili e stereotipate tra loro: stessa sorte per le boss battle che nel giro di pochi secondi risulteranno estremamente prevedibili.

L'impostazione grafica è tanto semplice quanto bella da vedere, il contrasto tra il nero degli elementi di gioco e i colori degli sfondi creano un gioco di luce unico nel su genere; le animazioni dei personaggi sono ben realizzate e il motore di gioco gira a 60 fps rendendo l'esperienza fluida.

Il sonoro è di prim'ordine con musiche imponenti nelle boss battle e armoniose nelle
fasi esplorative ed effetti sonori che riescono ad essere in armonia con le musiche senza risultare fastidiosi.

Outland è un prodotto artisticamente unico che chiunque dovrebbe provare, e grazie ad un prezzo ridotto (10€) dubito che avrete un motivo per non prenderlo, nonostante la semplicità e la prevedibilità del gameplay riuscirete ad apprezzarlo così com'è.

VOTO : 8.0