sabato 26 ottobre 2013

NATHAN DRAKE

L' AVVENTURIERO SU CONSOLE

A cura di Giovanni "Pitka" Turis

L'ORIGINE DEL MITO
Nathan Drake appare per la prima volta in una serie a puntate formata da quattro cortometraggi e intitolata "Uncharted: Eye of Indra", la quale fa da prequel ad Uncharted: Drake's Fortune. Non è stato facile creare la sua fisionomia: l'illustratore Kory Heinzen ha lavorato mediante pre-visualizzazioni, concept art e design sul videogioco Uncharted: Drake's Fortune. Infatti pochi sanno che il concetto iniziale di Heinzen differisce leggermente dalla rappresentazione finale del personaggio.
Richard Lemarchand, il capo designer, ha elencato diversi personaggi
come fonti di ispirazione per la creazione di Drake, ovvero: Doc Savage, Johnny Knoxville, Tintin e John McClane, protagonista della serie Die Hard; la prestanza fisica di Drake è stata modellata su Doc Savage, mentre la personalità è ispirata dal giramondo Tintin.

PERSONALITA'
Nathan, per gli amici "Nate", è un ragazzo semplice dalle origini misteriose, ma giocando la trilogia si scoprirà quasi tutto sulla sua vera storia e sulla sua parentela con il corsaro ed esploratore Sir. Francis Drake. In Nathan Drake risiedono i caratteri, non solo fisiognomici ma anche carismatici, degli eroi dei Pulp Magazine, dei romanzi e dei film Action degli anni 80-90. Vediamo molte volte, infatti, nel corso delle narrazioni l'uso di battute di spirito anche nei momenti più disperati o la sua grande forza d'animo che lo porterà a non arrendersi mai. Da molti Nathan viene definito come un Sex-Symbol ma in realtà il personaggio è stato concepito per non esserlo, cosa che non è accaduta con la più famosa Lara Croft. Un difetto della sua personalità è che il suo ego lo porterà a mettere in pericolo la propria vita e quella dei suoi amici pur di trovare un tesoro.

ARMI E ABILITA'
Drake è un ragazzo ordinario senza alcun potere o dote particolare.
A sua disposizione ci sono solo abilità che si tutti noi possiamo assumere con il tempo. come approfondite conoscenze storiche e linguistiche o abilità fisiche nel combattimento corpo a corpo e una buona prestanza che aumentera nel corso dei 3 capitoli della saga. In Drake's Fortune vedremo il nostro protagonista con un fisico più snello rispetto a quello muscoloso che avrà ne "L'inganno di Drake". Nathan è anche un discreto tiratore con armi da fuoco.

DAL TELEVISORE AL GRANDE SCHERMO
Per Uncharted si chiacchiera molto di un possibile riadattamento cinematografico: al momento è quasi tutto ancora da definire, l'unica certezza è che Nathan Drake sarà interpretato da Mark Whalberg e Victor Sullivan da Robert De Niro. Sarà difficile proporre qualcosa che non sia il solito cliche. Di cacciatori di tesori al cinema se ne sono già visti parecchi: Da Indiana Jones a Tomb Rider, fino alla Mummia; ci si dovrà impegnare a fondo per mettere in risalto la storia che può offrire Uncharted, in grado di catturare anche chi non è un giocatore.



REMEMBER ME

A cura di Gianmarco “Jumpy92” Cunzo.

DATA DI USCITA: 7 Giugno 2013 PS3, X360, PC
GENERE: Action-Adventure
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA’: Circa 10 ore
FONTE: Xbox 360

Remember Me e’ sicuramente un titolo piuttosto innovativo, presentando meccaniche nuove ed interessanti che sicuramente faranno piacere a coloro che adorano il Cyber-Punk: il titolo Capcom, infatti, prende a piene mani dalle atmosfere di giochi come Deus Ex e Syndacate, proponendo una città futuristica chiamata Neo Parigi, in cui si racconta la storia di Nilin, una ragazza priva di memoria, imprigionata all’ interno di una grande struttura chiamata Bastiglia; grazie all’ aiuto di Edge, Nilin riesce a fuggire e cercherà di fermare la tecnologia Sensen, che si basa sulla manipolazione dei ricordi.

La trama e’ alquanto interessante e piena anche di colpi di scena, assicurandovi una buona dose di curiosità per il finale; dal punto di vista tecnico, invece, la città e’ davvero ben fatta, così come lo sono i protagonisti, anche se il tutto non e’ gestito correttamente, come il caricamento delle textures davvero evidente che stona un pò rispetto al resto.

Per quanto riguarda il gameplay, esso si presenta molto simile alle meccaniche di Batman, sebbene vi sia la personalizzazione delle combo, utile a ripristinare parte di energia o per dare colpi sempre più potenti: l’ idea funziona ed è anche piuttosto divertente come si possono combinare tutti i tasti ma, visto che comunque la storia e’ piuttosto lunga, il titolo si presenterà abbastanza ripetitivo, con una modesta varietà di nemici sempre facili da battere; interessanti infine le battaglie con i boss, che rappresentano l’ unica vera sfida del titolo insieme alle fasi platform e di arrampicata.

La longevità e’ buona per un action-adventure: per capire come finisce la storia di Nilin impiegherete circa 10 ore ma, con l’ assenza del multiplayer che comunque sarebbe stato fuori luogo, non vi saranno veri e propri motivi per rigiocarlo e lo riporrete sicuramente sullo scaffale.

Il gioco, inoltre, e’ completamente in italiano, con un buon lavoro dei doppiatori e voci azzeccate.

Se avete voglia di provare un titolo action-adventure con meccaniche fresche, Remember Me fa al caso vostro, considerando però il fatto che la scarsa rigiocabilità sarà un vero e proprio problema.
VOTO: 7.5 

venerdì 25 ottobre 2013

BULLETSTORM

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

DATA DI USCITA: 25 Febbraio 2011 PC, PS3, X360
GENERE: Sparatutto in prima persona
MULTIPLAYER: Fino a 4 giocatori in cooperativa online
LONGEVITA': 6-7 ore
FONTE: PlayStation 3

Il mondo degli FPS oramai è saturo di titoli sviluppati scopiazzando idee dai best seller di turno rendendo l'offerta ludica povera di originalità. I ragazzi di People Can Fly, creatori di Painkiller, sotto la direzione di Epic Games, provano ad uscire da questa corrente ludica monotona proponendo Bulletstorm: saranno riusciti nel loro intento?

Il titolo vi metterà nei panni di Grayson Hunt ex-soldato della compagnia Dead Echo che per vendicarsi del generale Victor Sarrano attacca la colonia spaziale da questi comandata; purtroppo le cose non vanno come previsto e il protagonista insieme al suo compagno Ishi Sato dovranno effettuare un atterraggio di emergenza sul pianeta Stygia, che risulterà tutt'altro che ospitale.

Il gameplay pur presentando le classiche meccaniche da FPS presenta alcune peculiarità come il sistema a punteggi che premierà le vostre uccisioni con dei punti in base alle “acrobazie” che farete compiere ai nemici oppure in base al tipo di uccisione che eseguirete, pi sarà particolare l'esecuzione più punti, che potrete spendere in armi, munizioni e potenziamenti, avrete a disposizione. Altra peculiarità sarà il rampino che potrete utilizzare per aprire semplicemente delle porte oppure potrete attirare verso di voi alcuni nemici per eliminarli più facilmente, sfruttando anche oggetti esplosivi oppure l'ambiente circostante (travi, cactus, piante tossiche, ecc.); peccato per la durata della campagna giocatore singolo che porterete a termine in 7 ore scarse.

L'arsenale è composto da varie bocche da fuoco, che promettono di rendere le uccisioni più spettacolari. La modalità multiplayer vi offrirà di affrontare alcuni livelli della campagna in cooperativa fino a 4 giocatori, risultando, nonostante l'incentivo delle classifiche a punteggi, estremamente monotona.

Tecnicamente il titolo, sviluppato su Unreal Engine 3, si appresta su ottimi livelli, con ambienti ispirati e d'effetto, modelli poligonali che vengono risaltati negli smembramenti, textures di buona qualità, effetti luce ben giostrati, il tutto condito da una buona intelligenza artificiale dei nemici che riusciranno a darvi filo da torcere anche alle difficoltà più basse.

Il sonoro è una delizia per le orecchie con un doppiaggio in Italiano che risalta le personalità dei personaggi, musiche di sottofondo azzeccate e effetti sonori che rendono bene ogni azione del gioco.

Bulletstorm è uno sparatutto eccezionale, tecnicamente ben curato, con un gameplay frenetico e una trama coinvolgente e ricca di ironia, e quello che ci vuole per uscire fuori dai canoni del genere. Purtroppo l'avventura dura poco e la modalità multiplayer risulta solo accessoria. Consigliato a chiunque adori gli sparatutto e la frenesia dell'azione.

VOTO: 8.0 

giovedì 24 ottobre 2013

GEARS OF WAR


A cura di Gianmarco “Jumpy92” Cunzo

DATA DI USCITA: 17 Novembre 2006 X360| 9 Novembre 2007 PC
GENERE: Sparatutto in terza persona
MULTIPLAYER: presente
LONGEVITA’: Tra le 7 e 8 ore.
FONTE: Xbox 360

Salto di generazione. Questo e’ in breve Gears of War, il titolo che ha rivoluzionato il genere e il mondo videoludico. La vivenda si svolge su Sera, un pianeta colonizzato dalla razza umana, soprattutto per la sua grande risorsa, l’ Imulsion: ben presto però si scatena una guerra con gli abitanti del sottosuolo, le Locuste.

Il protagonista sarà Marcus Fenix, un soldato condannato alla reclusione per insubordinazione, liberato poi dal suo amico Dominic Santiago durante la corrente guerra.

La prima cosa che salta all’ occhio e’ sicuramente la maestosa grafica: mai si era visto un dettaglio ed una pulizia di tale livello: per questo Gears of war e’ stato considerato da molti come il primo vero titolo next-gen, proponendo meccaniche da Tps con l’ implementazione di un sistema di coperture davvero efficace; il numero di armi non e’ davvero molto elevato, contando poche mitragliatrici, pistole e fucili a pompa, tuttavia vi e’ abbastanza varietà di azione.

Bel sonoro, con musiche abbastanza buone e un ottimo doppiaggio italiano dei personaggi. Oltre alla campagna single-player, la vera chicca di Gears of war e’ il multiplayer: si ha infatti la possibilità di affrontare la campagna in coop, oltre alle varie modalità on-line, come il Deathmatch a squadre, zona di guerra e Assassinio.

Insomma Gears of war e’ la vera killer appication per Xbox 360. Non possederlo sarebbe un vero peccato.

VOTO: 9.5 


martedì 22 ottobre 2013

WHAT'S WARCRAFT ?

A cura di Ardrea Cirocco
 
Un gruppetto di baccalaureati dell’Università di Los Angeles, nel Febbraio del 1991, crea una della più grandi (e controverse) società di sviluppo e distribuzione di videogiochi nel mondo. La Blizzard Entertainment è stata per lungo tempo uno dei marchi più lucrosi per i giochi del computer; ogni singolo titolo ha avuto un discreto successo commerciale, senza contare i grandi nomi che alla loro data di uscita hanno letteralmente sfondato.

Ebbene, uno di questi grandi nomi è sicuramente Warcraft. Molte persone che non hanno mai sentito questo nome si chiedono “Che cosa è Warcraft?”. Sebbene molti affermerebbero che Warcraft è soltanto un videogioco, la mia coscienza mi suggerisce invece che è col tempo è diventata una vera e propria saga fantasy di chiara ispirazione Tolkeniana. Tant’è vero che il primo titolo si chiama Warcraft: Orcs and Humans (Mordor e Gondor?). 

Il gioco è un Real Time Strategy ovviamente, ma siamo agli albori e non è qualcosa di giocabile oggi come oggi. Il sequel, Warcraft II: Tides of Darkness, non fa grandi differenze. Chi conosce la Blizzard, sa bene che questa società non si spreca tanto nelle innovazioni, ma preferisce rimescolare la salsa in varie maniere. Bisognerà aspettare Warcraft III: Reign of Chaos (a cui dedicheremo un articolo a parte), per avere qualcosa di eccelso. Tuttavia, la grandezza di questo videogioco, è innegabile. Ha una delle storie fantasy più belle mai inventate per un RTS. Warcraft è ambientato in un universo in cui un Titano (un essere benigno con poteri deistici) è diventato un malvagio ed un corrotto e aspira a soggiogare tutti i mondi dell’universo. 

So che posso sembrare ripetitivo, ma se vi cito un certo Melkor? Chi ha letto il Silmarillion mi ha capito. I primi titoli della serie sono ambientati negli eventi della prima e della seconda guerra nella cronologia di Warcraft. Durante la prima guerra, Sargeras,il titano oscuro, prende il controllo di un grande mago degli umani, Medivh, e lo usa contro di loro, facendolo complottare con il nemico giurato: gli orchi dell’Orda. Alla fine il capitolo si concluderà con la disfatta del regno di Stormwind (il regno degli umani) e Medivh che viene assassinato. 

Nel secondo della serie invece ci sarà la rivincita dei popoli liberi, i popoli della così detta Alleanza: elfi,nani,gnomi e umani che si sono uniti contro i demoniaci orchi, i selvaggi troll, e i forzuti ogre. In entrambi i giochi potrete essere sia l’una che l’altra fazione. I primi due Warcraft possono essere considerati un po’ “datati” oramai, e non sono neanche fatti benissimo in linea generale. Diciamo che all’inizio neanche gli sviluppatori sapevano dove sarebbe andata a parare la situazione, ma con gli anni a venire si sono chiariti le idee. Le prime uscite di Warcraft, quindi, le possiamo considerare una grande bozza per il grande capolavoro che è, a mio parere, Reign of Chaos. 
 

domenica 20 ottobre 2013

E-UNICON 2013

TEKKEN REVOLUTION

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

DATA DI USCITA:11 Giugno 2013
GENERE: Picchiaduro
MULTIPLAYER: 2 giocatori solo Online
LONGEVITA': Tra il nullo e l'infinito
FONTE: Playstation 3

Il mondo dei free-to-play è sempre stato associato agli MMO e ai giochi flash, sia su PC che su dispositivi mobile. Negli ultimi anni però il fenomeno è stato portato su console grazie all'introduzione degli store digitali. Capcom ha deciso di portare avanti questo modello di gioco iniziando a sviluppare titoli F2P dei alcuni dei suoi franchise più famosi, tra cui Tekken, rilasciando Tekken Revolution su Playstation Store.

Il titolo per permettervi di giocare ad una delle tre modalità disponibili attraverso l'utilizzo di gettoni che si rigenerano con il passare del tempo (circa 30 min) oppure che potrete acquistare e/o vincere; ricordiamo che il sistema di microtransazioni non influirà sulla riuscita di una partita.

Le tre modalità sopracitate sono Online VS, Arcade e Allenamento: nonostante il gameplay sia lo stesso (diciamo che è stato semplificato) di Tekken Tag Tournament 2 le poche modalità presenti non ci fanno di certo gioire e l'assenza della Battaglia Versus offline ci fa rimanere a dir poco basiti.

Povero anche il roster, nonostante qualche aggiunta di rilievo, risulta abbastanza scarno e il sistema di potenziamento dei personaggi risulta buono per aumentare la longevità del titolo, ma sbilancia la partita a favore di chi ha potenziato meglio il personaggio; assente una modalità di editing dei personaggi( tutti con lo stesso costume). Il netcode è ben lontano da quello presente in TTT2 presentando un fastidioso lag anche contro avversari con una connessione ottimale.

Graficamente ci ritroviamo dinanzi a TTT2 soltando con un effetto cel-shading al posto dei muscoli lucidi ai quali eravamo abituati. Gli stage sono quasi gli stessi di TTT2 anche se con qualche mancanza.

Il sonoro si attesta su buoni livelli sia per gli effetti che per le voci, ma pecca completamente nelle tracce musicali utilizzando musiche quasi anonime (riciclare la sonundtrack di TTT2 no eh?).

Tekken Revolution si tratta di un esperimento riuscito solo a metà. Se da un lato abbiamo la possibilità di giocare a Tekken senza spendere un euro dall'altro ci troviamo di fronte ad un prodotto limitato da grossi tagli dovuti alla natura gratuita dello stesso che lo rendono quasi come fosse una versione demo un po' più ricca. Consigliamo di provarlo a tutti coloro che non hanno mai giocato Tekken mentre se avete acquistato altri capitoli evitatelo.

VOTO: 6.0 

UNCHARTED: GOLDEN ABYSS

A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo.

DATA DI USCITA: 22 Febbraio 2012 PsVita.

GENERE: Action-Adventure
MULTIPLAYER: Assente.
LONGEVITA': 15 ore circa.
FONTE: PsVita.

E’ uno dei titoli di debutto della nuova console portatile di casa Sony ma anche una delle saghe più importanti degli ultimi tempi; la trama si distacca dalle storie proposte per la piattaforma casalinga e vede il cacciatore di tesori, Nathan Drake, alla ricerca delle “Sette città d’ oro”, con l’ aiuto di alcune tracce lasciate dall’ antico popolo dei Quvira: non mancherà l’ ingresso di nuovi personaggi inediti affiancati ai soliti compagni d’ avventure del giovane.

L’ impatto visivo con il titolo e’ davvero sconcertante: la grafica e’ davvero indescrivibile, con una pulizia e dettaglio generale altissimo, sia di personaggi, riproposti in maniera davvero maniacale, sia per gli ambienti, vari, luminosi e ricchi dei elementi; il gameplay e’ quello già visto sugli altri episodi, con fasi platform e di azione con copertura, resi però diversi e unici dalle features introdotte grazie all’ hardware della PsVita, dotata di touchpad avanti e dietro, che vi aiuteranno nelle fasi di arrampicata o per risolvere alcuni puzzle.

La longevità e’ piuttosto alta: sebbene, infatti, il titolo sia sprovvisto di qualsiasi tipo di multiplayer, per completare l’ avventura ci vorranno ben 15 ore e i tesori da ricercare sono davvero tantissimi e di vario genere e, per trovarli, impiegherete altro tempo; un ultimo plauso va dato al sonoro, con un ottimo doppiaggio completamente in italiano ottenuto adoperando le solite voci care alla serie.

Insomma sembra quasi un titolo perfetto ma c’ è ancora qualcosa da dire: in effetti, oltre alle varie smagliature tecniche che vi sono nel gioco, il vero problema di questo Uncharted e’ che non offre nulla di nuovo, se non gli elementi introdotti con le funzioni particolari della console portatile; per cui non è assolutamente un titolo nuovo ed innovativo ma fornisce all’ utente le stesse meccaniche già viste in tre episodi.

Tuttavia, considerando che stiamo parlando di un gioco di debutto e che ha, se non altro, lo scopo di mostrare cosa è veramente in grado di fare la console e le sue potenzialità, il risultato è davvero sbalorditivo e nessuno, ripeto nessuno, dovrebbe far mancare questo titolo nella propria collezione dei giochi per PsVita.

VOTO: 8.5 

mercoledì 16 ottobre 2013

AGE OF EMPIRES II: THE AGE OF KINGS

A cura di Andrea Cirocco

DATA DI USCITA: 30 Settembre 1999 PC, PS2, Mac OS
GENERE: Strategico in tempo reale
MULTIPLAYER: Presente Online
LONGEVITA': Infinita
FONTE: PC

A due anni di distanza dal primo capitolo della serie, la Microsoft pubblica Age of Empires II: The Age of Kings. Gli sviluppatori hanno pensato bene di cambiare l’epoca in cui si gioca e hanno scelto l’atmosfera più accattivante per creare una perfetta sinergia tra guerra, sangue, e lezioni di storia: il medioevo. L’idea di base è la stessa, solo che questa volta lo scopo è essere all’altezza del suo predecessore. Questo scopo è stato raggiunto ed è stato anche superato in alcuni punti del videogioco.

Come Age of Empires I, questo titolo disegna un quadro differente rispetto agli altri strategici in tempo reale. La sensazione di epicità è sempre il punto forte di questo videogioco e sono state aggiunte parecchie cose rispetto al primo. La prima innovazione della serie è il castello, la struttura architettonica più regale di tutti i tempi. D’altronde, il medioevo è l’età dei castelli, quindi, come poteva mancare? La difficoltà è stata diminuita (anche se di poco), e i castelli, appunto, sono il fulcro di questa facilitazione. Saranno la spina nel fianco degli attacchi dei vostri nemici come saranno anche la vostra se attaccherete senza armi d’assedio. Come nel primo titolo le modalità sono sempre le stesse: c’è la campagna principale, c’è la partita standard e c’è l’editor.

Nella modalità partita standard è stata introdotta l’opzione “Regicidio”, in cui lo scopo è assassinare i re degli avversari per poter vincere, e ,ovviamente, far sopravvivere il vostro fino alla fine. Quest’ultima aggiunta dona un tocco di classe scacchistico alla dinamica della partita standard. La grafica e la IA si sono modernizzate di parecchio, nonostante i due titoli siano usciti in un lasso di tempo molto breve tra di loro. Tuttavia non sono la IA e la grafica a far da padrone. La vera chicca di questo gioco è la campagna, o meglio, le campagne. Le campagne sono qualcosa di straordinario e quelle di Age of Empires I non sono niente in confronto a queste.

Sarete protagonisti della mitologia medievale e impersonerete personaggi storici che avrete visto solo nei film. Le campagne presenti sono cinque: la campagna di William Wallace e degli scozzesi (che nel gioco sono chiamati Celti), la campagna di Giovanna D’arco con i francesi (rinominati Franchi), la campagna di Saladino con i saraceni al suo fianco, la campagna di Gengis Khan e del suo vasto esercito mongolo, ed infine la campagna di Federico I di Hohenstaufen, detto Barbarossa, che comanda il sacro romano impero (nel gioco sarete i teutoni). Ad ogni scenario che giocherete ci sarà il narratore a farvi l’introduzione della storia della battaglia. La campagna di William Wallace è una campagna tutorial, per poter fare la mano con questa tipologia di gioco. Alcuni scenari saranno molto difficili e richiederanno molta esperienza da parte del giocatore, quindi è più che giustificabile fare un tutorial come addestramento al gioco.

Per quanto riguarda altri dati tecnici, non c’è molto da aggiungere. Le civiltà che si possono scegliere sono sempre tredici ma sono ovviamente civiltà medievali, le età di avanzamento sono sempre quattro ma sono rinominate in modo adeguato alla nuova ambientazione, e il metodo di raccoglimento delle risorse è sempre quello. Una sottile differenza tra le varie civiltà è l’ unità di castello, che è specifica per ognuna di loro.

Age of Empires II, quindi, a differenza dei sequel della maggior parte dei videogiochi, è un titolo che si impone sul suo rivoluzionario predecessore, e che merita di essere giocato con la stessa passione e intensità, senza nessuna esclusione di colpi.

LUNGA VITA AL RE!

VOTO: 8.5 

martedì 15 ottobre 2013

TOM CLANCY'S SPLINTER CELL: BLACKLIST

A cura di Giovanni "Pitka" Turis

DATA DI USCITA: 22 Agosto 2013 PS3, X360, PC, Wii U
GENERE: Stealth, Action
MULTIPLAYER: Presente On-line e in locale
LONGEVITA': circa 25 ore
FONTE: PlayStation 3

Era l'E3 del 2012 quando Splinter Cell: Blacklist fece la sua prima apparizione, suscitando grande clamore per via del suo annuncio a sorpresa. La data di lancio era stata fissata per il Marzo del 2013, ma quasi inspiegabilmente viene spostata al 22 Agosto 2013 con cambio di offerta preorder. Dopo tutte le imprecazioni dei fan della serie per lo scherzetto della Ubisoft, c'è da dire che la grande attesa ha però saputo soddisfare le aspettative, addirittura superandole sotto certi aspetti.

Blacklist offre una sfida completa, avvincente, dinamica e soprattutto vasta: perchè può vantare di una robusta longevità, e parliamo di 15 ore di campagna solitaria con l'aggiunta di missioni secondarie (sottotrame della principale) giocabili ,per la maggior parte, anche in cooperativa (On-line o a schermo condiviso) che ci impegneranno per altre 10 ore almeno. In aggiunta a questo troviamo anche un comparto Multiplayer On-line (SPIE Vs. MERCENARI) da poter giocare in molte modalità di sfida a partire dalle più classiche come il Deathmatch a squadre.

Ora parliamo del Gameplay, che si presenta molto fluido, moderno e, a discapito di Conviction, riesce a regalarci una ottima e rivalutata fase stealth in grado di farci impegnare seriamente proprio come nei vecchi capitoli di Splinter Cell. Una grande novità di gameplay è rappresentata dalla presenza di una struttura da GDR, che amalgama il tutto, a cui è stata dedicata molta attenzione. Infatti l'equipaggiamento è sbloccabile e personalizzabile al 100% sia dal punto di vista delle armi (accessori, caricatori, tipi di proiettili...), sia di quello della tuta (materiale dalla micro-fibra al kevlar, colore mimetica,... ) o addirittura scegliere il tipo di visore e il colore della sua luce. Per poter acquistare i vari potenziamenti avremo a disposizione del denaro che verrà accumulato ogni fine missione e ,ovviamente, meglio si approccerà ad un determinato incarico più si guadagnerà. Si troverà molto utile giocare le missioni secondarie in Cooperativa anzicchè in singolo perchè si avrà il doppio dei guadagni.

La trama e i personaggi sono caratterizzati molto bene (è sempre di un romanzo di Tom Clancy) e una nota di merito va data al grande ritorno di Luca Ward come voce italiana di Sam Fischer, cosa che non accadeva da Chaos Theory. La colonna sonora è sempre composta dagli stessi di Conviction, ovvero, Kaveh Cohen and Michael David Nielsen, che confermamo uno stile molto elettronico come da tradizione.

In conclusione posso dire che Splinter Cell: Blacklist può essere seriamente considerato come il migliore della serie per via della sua vastità imparagonabile con i vecchi capitoli e perchè riesce ad accontentare tutti, sia vecchi sostenitori che neofiti.
 
LA QUINTA LIBERTA' E' TORNATA

VOTO: 9.0 
 


domenica 13 ottobre 2013

THE CHRONICLES OF RIDDICK: ASSAULT ON DARK ATHENA

A cura di Giovanni “Pitka” Turis

DATA DI USCITA: 27 Aprile 2009 PS3, X360, PC | 16 Aprile 2010 MAC
GENERE: Stealth, FPS
MULTIPLAYER: Presente
LONGEVITA’: 7 Ore circa
FONTE: PlayStation 3

Richard B. Riddick, l’assassino più pericoloso delle galassie, torna in un nuovo capitolo videoludico dal nome lungo ma che ispira epicità.

In effetti “Assault On Dark Athena” non è il primo titolo dedicato al personaggio interpretato da Vin Diesel: c’è stato un precedente nel lontano 2004 (The Chronicles Of Riddick: Escape from Butcher Bay) quasi in concomitanza con l’uscita nei cinema di “Picht Black”, film in cui Riddick fece la sua prima apparizione sul grande schermo.

Acquistando Assault On Dark Athena nello stesso disco troveremo la versione rimasterizzata di “Escape from Butcher Bay” (Affare molto conveniente).

Adesso però ci dedicheremo solo al titolo del 2009, l’altro invece lo tratteremo in seguito.

La Dark Athena è un’astronave mercenaria dove il nostro protagonista verrà trascinato a forza ma, pian piano, riusciremo a venirne fuori, grazie anche all’aiuto di altri personaggi che si trovano imprigionati nelle celle della nave. Il nostro obbiettivo, inizialmente, è quello di fuggire dalla nave.

C’è un alternarsi di fasi Stealth, dove possiamo sfruttare a pieno la capacità di Riddick di poter vedere al buio, e fasi da FPS puro.

Le armi non sono molto varie ma sufficienti e le munizioni scarseggiano. la resa dei caratteristici coltelli ricurvi chiamati Ulak è straordinaria: a volte si riveleranno molto più utili di un fucile.

Le animazioni del corpo a corpo sono molto ben riuscite senza far perdere importanza al sangue messo in evidenza anche dall’utilizzo di un buon motore grafico.

Consiglio The Chronicles Of Riddick: Assault on Dark Athena a tutti gli appassionati dell’ eroe oscuro interpretato da Vin Diesel: non ne rimarranno assolutamente delusi, anche se il doppiaggio è in inglese con sottotitoli in italiano (è lo stesso Vin Diesel che doppia Riddick).

Del resto stiamo parlando di uno dei migliori titoli, se non il migliore, ispirato ad un personaggio cinematografico.

"QUANDO DICO ADDIO, E' PER SEMPRE"

VOTO: 8.0 

sabato 12 ottobre 2013

KILLER IS DEAD

A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo.

DATA DI USCITA: 30 Agosto 2013 PS3, X360.
GENERE: Azione.
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA': 6 ore circa.
FONTE: Xbox 360.

Di sicuro Suda51 non ha bisogno di presentazioni: e’ sicuramente uno degli sviluppatori più bizzarri che esistano e i suoi giochi lo testimoniano, incluso questo nuovo titolo intitolato Killer Is Dead.

Nel gioco vestiremo i panni di Mondo Zappa, un killer che lavora per un’ agenzia che esegue appunto lavoretti di un certo tipo, tra cui spicca quello di uccidere i mostri che infestano il pianeta, resi forti dai raggi lunari: partiamo subito dal fatto che della trama si capisce poco o nulla; viene in effetti raccontata in maniera piuttosto confusionaria e poi il finale vi lascerà con un punto interrogativo sulla vostra faccia: in conclusione sembra che il racconto sia stato messo lì giusto per dare un senso agli stage che dovremo affrontare.

Parlando di grafica, l’ opera sfrutta il cel-shading, come tutti gli altri titoli dello sviluppatore, e la tecnica funziona, soprattutto nelle scene più violente dove il titolo ha stile da vendere. Uno degli aspetti forse meno riuscito del gioco e’ il gameplay: non che sia da buttare, poiché è abbastanza divertente all’ inizio con l’ alternanza tra spada e il braccio di Mondo che funge da mitragliatrice, però alla lunga può risultare abbastanza ripetitivo e noioso e la scarsa varietà di nemici di sicuro non aiuta.

Un’ altra pecca e’ sicuramente la longevità, in quanto per completare la bizzara storia ci vorrano solo sei ore, ampliate giusto un po’ da alcune missioni secondarie di diversa natura e delle fasi di corteggiamento di belle donne davvero mal riuscite e davvero inutili; infine il sonoro e’ davvero ben fatto, con dei talentuosi doppiatori inglesi sottotitolati in italiano che aggiungono enfasi al titolo.

Se siete fan svegatati di Suda51, non potete rinunciare al titolo, in quanto lo stile e’ quello quindi lo amerete; gli altri che invece cercano un titolo non solo longevo ma anche divertente e mai ripetitivo, il consiglio e’ di guardarsi meglio intorno: ci sono un sacco di titoli a cui rivolgere la propria attenzione!

VOTO: 7.0 

venerdì 11 ottobre 2013

HEAVENLY SWORD

A cura di Domenico “Domy51091” Paolillo

DATA DI USCITA: 14 Settembre 2007 PS3
GENERE: Action
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA': 7-8 Ore circa
FONTE: Playstation 3

I primi mesi di vita di Playstation 3 sono stati caratterizzati dall'uscita di titoli che in un modo o nell'altro facevano da biglietto da visita per la nuova console Sony. Se da un lato ci trovavamo pessime conversioni di titoli multipiattaforma (F.E.A.R. E Call of Duty 3 solo per citarne alcuni) e esclusive poco riuscite (LAIR e Untold Legends: Dark Kingdom) dall'altro ci ritrovavamo dinanzi ad alcune esclusive che brillavano di luce propria; Heavenly Sword faceva parte di quest'ultima categoria.

Sviluppato dai ragazzi di Ninja Theory, Heavenly Sword è un action game nel quale vestiremo i panni di Nariko una ragazza considerata maledetta nel suo villaggio natale a causa di una profezia che predicava la nascita di un uomo benedetto dagli dei che avrebbe liberato il villaggio dalla tirannia di Re Bohan, ma al posto di un maschio nacque una femmina e questo fu interpretato come una sorta di punizione divina. Divenuta 23enne Nariko si troverà a difendere il villaggio da Bohan e dai suoi scagnozzi che vogliono impadronirsi della Heavenly Sword, spada dai poteri magici che da una forza enorme a chi la possiede a costo della propria vita.

Il gameplay presenta meccaniche simili a titoli come God of War e Devil May Cry, caratterizzate da combo acrobatiche e sezioni esplorative, in stile Tomb Raider, non troppo marcate. Peccano un po' le fasi nelle quali controllerete Kai, nelle quali potrete utilizzare solo armi da tiro, e l'IA dei nemici che in alcune situazioni saranno troppo facili da eliminare. Buona l'idea di utilizzare il sensore di movimento SIXAXIS per controllare traiettorie di proiettili e frecce in modo da colpire i nemici nei loro punti più deboli.

Il comparto tecnico si presenta ad altissimi livelli con ambienti ben curati e animazioni ambientali e facciali superbe. Ottimi anche i modelli poligonali e gli effetti luce mentre pollice in giù per quanto riguarda la gestione del frame rate soprattutto quando sarete dinanzi a molti nemici.
Il sonoro gode di un doppiaggio italiano superbo e di musiche epiche; gli effetti sonori riescono a restituire le sensazioni di una vera battaglia.

Heavenly Sword è un action game con i fiocchi, con una narrazione superba, gameplay fluido e immediato, e un comparto tecnico davvero ottimo; Playstation 3 non poteva godere di un titolo di lancio migliore. Consigliato a tutti gli appassionati di action game e a ogni possessore di Playstation 3.

VOTO: 8.5 

martedì 8 ottobre 2013

AGE OF EMPIRES

A cura di Andrea Cirocco

DATA DI USCITA: 2 Febbraio 1998 PC (Eu)
GENERE: Strategico, Gestionale
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA': Praticamente Infinita
FONTE: PC

Nel lontano 1997 gli informatici della Ensemble Studios, casa di sviluppo che in seguito è stata acquistata dalla Microsoft, diedero vita al gioco per pc che avrebbe rivoluzionato il genere della strategia: Age of Empires.

Questo titolo,infatti, ha tutte le carte in regola per essere considerato il primo strategico in tempo reale che abbia avuto un successo così clamoroso. Come suggerisce il nome, il videogame prende spunto dalla storiografia per emulare le battaglie e le guerre tra i grandi imperi del passato, precedenti alla nascita di Cristo.

Nel gioco sarete in grado di gestire una civiltà antica e svilupparne economia ed esercito per poter raggiungere l’obiettivo e vincere lo scenario. Lo scenario e il tipo di vittoria sono di vario tipo. In una partita di tipo standard le condizioni di vittoria sono le seguenti : conquista (distruggi tutto e tutti), meraviglia (costruisci un monumento maestoso e colossale e difendilo dai nemici), manufatti (conquista tutti i manufatti, degli oggetti mobili preziosi da raccogliere), rovine (conquista tutte le rovine). Tranne che per il primo, sono tutti obiettivi da mantenere in un tempo prestabilito e tutti abbastanza difficili da raggiungere.

Questo lo rende un gioco molto avvincente e da non sottovalutare; sa distinguersi dai vari strategici del suo stesso genere proprio per la sua velocità e sua fluidità.

Quindi, nonostante sia un titolo vecchio, Age of Empires non è un gioco semplice e più volte la vostra bravura e la vostra arguzia sarà fondamentale nella partita. Capiterà che sarete a corto di risorse da accumulare (che nel gioco sono: cibo,legname,oro, pietra) e ciò vi metterà molto in difficoltà nel corso della partita. Avanzare con le varie età (nel gioco sono quattro) invece è molto importante per diventare più potenti e devastanti con tecnologie ed armate. Le modalità a cui si può accedere sono molte (avete anche un editor a disposizione per creare i vostri scenari) e la modalità principale, ovvero la campagna, è fatta bene e non delude nessuno da ogni punto di vista.

Oltre ad una piccola descrizione della battaglia che state per compiere dal punto di vista storico, nell’interfaccia ci sono i consigli e suggerimenti per raggiungere l’obiettivo nello scenario da affrontare. Gli scenari non sono perfettamente calzanti ai punti geografici reali e la grafica è quella che è, tuttavia pensate che, alla data di uscita, la suddetta grafica era considerata una delle migliori di quei tempi. Il reparto sonoro del gioco è fatto altrettanto bene ed è molto azzeccato all’atmosfera che vuole far rivivere.

Per quanto riguarda le popolazioni da scegliere, esse sono tante e avete l’imbarazzo della scelta (sumeri, greci, egiziani, etc.). Sono tutte uguali dal punto di vista della loro forza, per poter equilibrare tutto alla perfezione e lasciare tutto nelle mani e nella mente del giocatore.
Insomma AoE (com’è chiamato in acronimo dai fan più accaniti), è un titolo fantastico, che vi mette alla prova contro un IA spietata e che non esiterà a distruggervi in quattro e quattrotto, non adatto quindi a chi è abituato a titoli più terra terra, sia del suo stesso genere, sia in generale.

Perciò, a meno che a casa non abbiate una DeLorean DMC-12 (molti di voi capiranno), Age of Empires è in grado di trasportarvi in una ambientazione raccontata fino ad ora solo dai libri di scuola. E’ un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per i giochi per pc (storpiando una famosa citazione).

VOTO: 9.0 

lunedì 7 ottobre 2013

TOM CLANCY'S SPLINTER CELL: CONVICTION

A cura di Giovanni "Pitka" Turis

DATA DI USCITA: 16 Aprile 2010 X360 | 30 Aprile 2010 PC
GENERE: TPS, Stealth
MULTIPLAYER: Presente online e in locale
LONGEVITA': 7 ore circa
FONTE: PC

Dopo il capitolo più cupo della saga di Splinter Cell, ovvero Double Agent, Ubisoft presenta Conviction portando un completo rinnovamento alla serie, forse anche troppo, sancendo così un nuovo inizio per le avventure del sempre più carismatico Sam Fisher.

Il nostro eroe senza gloria sarà guidato in questa storia soltando dalla rabbia che porta dentro di sè rendendolo spietato come non mai: perchè in ballo, questa volta, ci sarà la verità sulla vera sorte di sua figlia.

Questa rabbia che acceca Sam Fisher sembra quasi giustificare l'abbandono dello stealth vecchia maniera che ha caratterizzato tutti i capitoli della serie sin dalla PS2. E' una scelta sicuramente rischiosa e discutibile questa, inquanto, molti fan hanno storto il naso difronte al nuovo stile di questo gioco. In compenso Ubisoft ha saputo rendere il gioco più accessibile ai neofiti rendendo il gioco più leggero e divertente da giocare con un Gameplay completamente rinnovato.

Tra le tecniche moderne aggiunte al titolo possiamo trovare una modalità focus di esecuzione simultanea molto utile per far fuori più nemici in maniera rapida e pulita, ma attenzione perchè la barrà del focus andrà ricaricata effettuando uccisioni furtive. Molto gradito è anche il nuovo sistema di corpo a corpo, sicuramente meglio della solita gomitata antistilistica.

La durata di questo titolo è relativamente breve se si considera la campagna in singolo di circa 7 ore, ma con l'apporto della campagna in cooperativa, che offre una story-line a parte, e con il multiplayer online, si riesce a prolungare l'esperienza di gioco.  

Graficamente Conviction subisce un netto miglioramento rispetto ai precedenti titoli della serie portandosi in linea con i tempi, ma non fa gridare al miracolo.

Il Sonoro è di ottima fattura: la colonna sonora composta da Michael Nielsen and Kaveh Cohen con la supervisione occulta del famosissimo Amon Tobin, che ha tral'altro composto la soundtrack di Chaos Theory.

Conviction è un buon titolo che getta le basi per i prossimi titoli che non possono altro che migliorare, passerà alla storia per il suo poco attaccamento alla storica fase stealth e alla mancata presenza su console Sony.

VOTO: 8.0