METRO: LAST LIGHT
A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo
DATA DI USCITA: 17 Maggio 2013 PS3, XBOX 360, PC
GENERE: Sparatutto FPS, Survival Horror
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA': Circa 7/8 ore
FONTE:
XBOX 360
Inizialmente
sviluppato da THQ, Metro: Last Light sembrava non poter vedere la luce a causa
della suddetta società: ci pensano invece Koch Media a prendere in mano il
progetto, concludendolo e sfornando un vero e proprio seguito di Metro 2033
uscito anni fa, che consigliamo di giocare e finire prima di leggere questa
recensione, a causa degli imminenti spoiler che dobbiamo riferire per forza di
cose. Il protagonista e’ sempre Artyom, un ranger della metropolitana sotto la
città di Mosca: ricordiamo che a causa della guerra nucleare, le persone sono
costrette a vivere sottoterra, a causa delle sostanze tossiche presenti in
superficie; alla fine del primo episodio, il ranger era stato incaricato di
uccidere alcuni mutanti con i quali era in grado di parlare e riesce a portare
a termine la missione; tuttavia sembra che sia rimasto un solo esemplare da
eliminare e questo e’ il primo compito che ci viene assegnato. Graficamente
parlando, il comparto tecnico risulta più che buono: come un seguito che si
rispetti, Metro: Last Light ripropone le atmosfere angoscianti del primo
episodio, con luoghi oscuri e spaventosi al punto giusto, che vi angosceranno
man mano che proseguite nelle gallerie; il suono e’ ben fatto, con un ottimo
doppiaggio italiano e musiche scarse ma gradevoli. Il gameplay e’ quello tipico
di un Fps, che aggiunge alcune meccaniche singolari come le maschere antigas o
le torce che contribuiscono a dare all’ esperienza altra tensione, contando poi
la scarsità delle munizioni e le poche bocche da fuoco la cosa si fa
interessante. Il problema vero e proprio di Metro: Last Light e’ probabilmente
la mancanza di novità: il titolo risulta infatti identico al predecessore,
aumentando il solo dettaglio grafico e diminuendo la difficoltà, poiché il
primo era già complicato di suo a normale, infierendo soprattutto sull’
intelligenza artificiale dei nemici. Un altro tallone d’ Achille del titolo e’
la longevità: una volta completato nelle poche ore che ci vogliono, sia con
approccio stealth sia sparando a destra e a manca, il gioco e’ scarsamente
rigiocabile, considerando la completa assenza del multiplayer. Insomma,
concludendo, se vi e’ piaciuto il primo Metro, non fatevi scappare il secondo,
poiché troverete, di fatto, tutto quello che avete trovato in precedenza ma
senza reali novità, mentre agli altri interessati al brand, consiglio di
giocare prima la scorsa iterazione prima di iniziare questo prodotto.
VOTO: 8.5
VOTO: 8.5

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