mercoledì 24 luglio 2013

METRO: LAST LIGHT

A cura di Gianmarco "Jumpy92" Cunzo

DATA DI USCITA: 17 Maggio 2013 PS3, XBOX 360, PC
GENERE: Sparatutto FPS, Survival Horror
MULTIPLAYER: Assente
LONGEVITA': Circa 7/8 ore
FONTE: XBOX 360

Inizialmente sviluppato da THQ, Metro: Last Light sembrava non poter vedere la luce a causa della suddetta società: ci pensano invece Koch Media a prendere in mano il progetto, concludendolo e sfornando un vero e proprio seguito di Metro 2033 uscito anni fa, che consigliamo di giocare e finire prima di leggere questa recensione, a causa degli imminenti spoiler che dobbiamo riferire per forza di cose. Il protagonista e’ sempre Artyom, un ranger della metropolitana sotto la città di Mosca: ricordiamo che a causa della guerra nucleare, le persone sono costrette a vivere sottoterra, a causa delle sostanze tossiche presenti in superficie; alla fine del primo episodio, il ranger era stato incaricato di uccidere alcuni mutanti con i quali era in grado di parlare e riesce a portare a termine la missione; tuttavia sembra che sia rimasto un solo esemplare da eliminare e questo e’ il primo compito che ci viene assegnato. Graficamente parlando, il comparto tecnico risulta più che buono: come un seguito che si rispetti, Metro: Last Light ripropone le atmosfere angoscianti del primo episodio, con luoghi oscuri e spaventosi al punto giusto, che vi angosceranno man mano che proseguite nelle gallerie; il suono e’ ben fatto, con un ottimo doppiaggio italiano e musiche scarse ma gradevoli. Il gameplay e’ quello tipico di un Fps, che aggiunge alcune meccaniche singolari come le maschere antigas o le torce che contribuiscono a dare all’ esperienza altra tensione, contando poi la scarsità delle munizioni e le poche bocche da fuoco la cosa si fa interessante. Il problema vero e proprio di Metro: Last Light e’ probabilmente la mancanza di novità: il titolo risulta infatti identico al predecessore, aumentando il solo dettaglio grafico e diminuendo la difficoltà, poiché il primo era già complicato di suo a normale, infierendo soprattutto sull’ intelligenza artificiale dei nemici. Un altro tallone d’ Achille del titolo e’ la longevità: una volta completato nelle poche ore che ci vogliono, sia con approccio stealth sia sparando a destra e a manca, il gioco e’ scarsamente rigiocabile, considerando la completa assenza del multiplayer. Insomma, concludendo, se vi e’ piaciuto il primo Metro, non fatevi scappare il secondo, poiché troverete, di fatto, tutto quello che avete trovato in precedenza ma senza reali novità, mentre agli altri interessati al brand, consiglio di giocare prima la scorsa iterazione prima di iniziare questo prodotto.

VOTO: 8.5 

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